San Nicola

Collocata all'interno della Rocca, faceva parte del borgo, di cui era la chiesa ufficiale. A questa fu particolarmente legato Papa Martino V, nato a Genazzano e battezzato proprio in questa chiesa. Grazie alla sua opera fu elevata a Collegiata e fu dotata di privilegi, reliquie e rendite; fece eseguire il soffitto e la pavimentazione cosmatesca nella quale possono essere rintracciati frammenti di lapidi antiche e sepolcri medievali. Tra le lapidi murarie sulle pareti emerge quella di una principessa gota, Flavia Amalafrida Theodinanda, relegata in esilio in una villa di Genazzano al termine della guerra greco-gotica.
Tra le altre lapidi vanno ricordate quella della famiglia dell'eroe di Barletta, Giovanni Brancaleone, mentre una lapide più recente ci riporta alla chiesa e alla sua storia: essa risale al XVII secolo e fu posta sulla rampa dell'ingresso per ricordare i lavori commissionati da Filippo Colonna tra il 1630 e il 1640, che nel rettificare la via conducente al palazzo baronale, distrusse le prime due campate delle cinque che componevano l'edificio primitivo, smantellando anche il sepolcro del principe di Salerno, Antonio Colonna.